Стихотворения от Мария Чулова на италиански език
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- Публикувана на Четвъртък, 11 Юли 2019 15:24
- Написана от Сладуна
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Sull’orlo del tempo
Se fai impazzire i poeti e la poesia
non avrai delle mattine come July morning.
Se ti distingui
non avrai né lavoro, né casa, né premio,
sarai così inconsueto
ma porti un fascino
e fai gli altri credere
che esisti fuori tempo.
Metti in evidenza
che hai ancora la forza e il coraggio.
Sono loro che ti devono la scusa.
***
Come un poeta giovane e debosciato
ti sveglia sempre qualcosa di allarmante.
Stiamo cercando un’aiuola senza fiori.
Siamo pronti a benedire l’acqua.
Gli occhi spudorati mi perseguono-
sono più scuri del buio pesto.
Quell’oscurità sprofondata
negli occhi - pozzi di lacrime
e tenerezza per un dolente -
l’avrei tirata innanzi.
Giorno dei morti
Sento la mia anima volare via
e non c’è un riparo nel cuore–
singhiozza nel suo carcere
bastonata e aggomitolata.
Fuori c’è una festa.
Vanità! Dentro sorge
un ruscello caldo
che si affretta e si nasconde
nel profondo della terra.
Poi il carnevale finisce.
Ho iniziato qualcosa di nuovo.
Presto mi sarò celata
nell’angolo di un verso.
Ho trovato un demonio…
L’alba non viene.
Non mi darà perdono
benchè non sia cattiva –
strizza l’occhio
alle mie povere ossa.
Quella nera che pensa
di dominare al di là
non vedrà il giorno.
Lei non conosce
né dov’è Est, né dov’è Ovest.
Non sta mai sincera.
Giura di non amare
mai più nessuno.
Ma non si sa però
quanto è pronta ad aspettare.
E qualcuno
ha lasciato perdere l’amore.
Il giuramento è cieco.
Nel buio della grotta
la verità
non può germogliare.
Tanti altri ben devoti
hanno detto
che non si fermeranno neanche
davanti alla bocca del fucile.
Ma non gli passa per la testa
che questo mondo è peccatore.
La scelta non è stata sbaliata
ma si difende a fatica
con volontà e fermezza.
Poi accendono una pira.
Proprio dove
è marcato il ceppo
del corpo concepito
nel territorio del nemico.
Le due salici sorelle
così tenaci e snelle
saranno bruciate
per un gioco d’inganno.
O di verità?
Tutto è immerso nella nebbia.
Non si calma mai
e presto capirà
che il conto è sbagliato.
Io sono la bocca del fucile.
E chi sarà il proiettile?
***
Quando ti perdi nel sogno
una nimfa t’invoca da lontano
con la sua voce sensuale:
“Non chiamarmi Euridice!”
Bere del vino, cantare
e lodare le vigne.
Poi quando ti incontrano
tutti gli animali scappano.
Aspettano Orfeo, il trace,
che canta i suoi canti immortali
per le creature libere e innocenti.
Tu, invece, rimani passivo.
L’amore non ti attira.
E ci risvegliamo soli.
Il sogno di Euridice
Se ti perdi in via dell’amore non dimenticare
che io possо essere la tua Euridice.
Il canto è un sogno soave
che si propaga nella lingua di Orfeo.
Il cantatore sa come fare scintillare
l’emozione in ogni suono.
Nel sogno dolce accarezzare
e annegare i pensieri velenose.
Nel bosco presso il ruscello
succede un miracolo:
gli ucelli cantano, le nimfe ballano
e l’amore mi porta verso di te.
Mi domando se in sogno sono stata chiamata
o sono la vittima innamorata?
AUTORE: MARIA CIULOVA
TRADUZIONE: NATALIA HRISTOVA